di Eleonora Berretti
I traumi producono i loro effetti disgregatori
in proporzione alla loro intensità, durata e ripetizione.
Pierre Janet
I disturbi dissociativi possono non essere di semplice individuazione da parte dei clinici, intendendo con tale dicitura l’ampio spettro di disturbi che comprende il Disturbo Dissociativo di Identità (did), l’amnesia dissociativa, il disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione e il disturbo dissociativo con altra specificazione o senza specificazione (Manuale Diagnostico Statistico V). Gabbard (Gabbard, 2015) pone infatti l’accento sul fatto che i pazienti ricevono una diagnosi di disturbo dissociativo in media dopo 7 anni e che l’80% di loro mostra aspetti evidentemente dissociativi solo per brevi finestre temporali (Lowenstein & Ross, 1992).
Brand e collaboratori hanno rilevato che esistono alcune credenze fuorvianti rispetto al Disturbo Dissociativo di Identità e alla dissociazione in genere: ad esempio il fatto che si tratti di una “moda”, o che sia sostanzialmente sovrapponibile al disturbo borderline di personalità, o ancora che sia un disturbo diagnosticato (o sovra diagnosticato) unicamente negli Stati Uniti (Brand et al., 2016).
La prima paziente la cui descrizione potrebbe far pensare ad un did è stata Jeane Fery, nel 1586. È indubbio inoltre che molte pazienti diagnosticate come isteriche nel corso del ‘900 avessero probabilmente una componente dissociativa prevalente (Ibidem).
In effetti, fino agli anni ‘80 si pensava che le strutture psichiche fondate su processi dissociativi fossero rare (Mc Williams, 2012). È indubbio che una spinta allo studio del trauma e delle sue conseguenze è venuta, proprio negli Stati Uniti, dallo stato di malessere di molti soldati che avevano combattuto nella Guerra del Vietnam negli anni ‘70, portando poi alla formalizzazione della diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress o ptsd.
In realtà le esperienze traumatiche precoci sono molto comuni: negli usa una persona su cinque è stata molestata sessualmente durante l’infanzia, una su quattro è stata picchiata violentemente dai genitori al punto da avere segni visibili sul corpo, una coppia su tre arriva alle mani, mentre un quarto della popolazione è cresciuto con un genitore alcolista, una persona su otto ha assistito mentre la propria madre veniva picchiata.