DICEMBRE 2021, MA TU DI CHE VAX SEI?

Editoriale di Luca Valerio Fabj

Nel suo discorso di commiato il Presidente Mattarella si è lamentato del fatto che gli organi di stampa abbiano dato “troppo spazio ai no-vax”.
In effetti in questi mesi di pandemia, da quando sono giunti i vaccini contro il covid-19, se ne sono sentite veramente di tutte da parte di squallidi personaggi, privi di qualsivoglia qualifica scientifica, che, anziché avere spazio nei così detti mass media, forse, avrebbero avuto un ruolo sociale più utile a pulire le deiezioni dei cani abbandonate per strada da padroni maleducati.

Abbiamo sentito “filosofi ” d’accatto, degni del “metropolitano Pino dei Palazzi” di Zelig, disquisire, citando non si sa bene quali importanti “scienziati” (conosciuti solo da loro, ma non dalla vera e unica comunità scientifica che non li fuma proprio), sulla libertà dell’individuo lesa dal Green Pass, perché infettarsi ed infettare è bello, etico e giusto, come realizzazione immanente della Idea platonica trascendente.

È stato dato spazio a guitti ormai sul viale del tramonto e pressoché dimenticati che, per farsi un po’ di pubblicità, si sono scoperti contro le vaccinazioni per far sì che qualcuno li riprendesse ancora come quando erano in auge. Sempre in quest’ambito abbiamo assistito a personaggi pubblici la cui storia racconta dell’uso di ogni sorta di droghe pesanti che si sono mostrati molto preoccupati nel dover fare una dose di vaccino perché, “non sapendo mica cosa c’era dentro”, poteva danneggiare la loro salute.

Abbiamo avuto “politici”, “grandi statisti”, nati e vissuti nell’odio per ogni forma di libertà popolare, scoprirsi, per procacciarsi qualche voto (che peraltro non hanno preso), difensori delle libertà individuali e del “patriottico” ed “eroico” contagio Tricolore! Con questi, forse, il cts ha mancato di strategia comunicativa: se invece che il Green Pass gli avessero fatto il Black Pass, avendogli già abolito “l’antigenica stretta di mano” a favore di altre forme di “saluto”, magari li avrebbero avuti dalla loro parte al grido di: “il Vaccino? A noi!”.

[…continua nel numero di dicembre 2021]